Le tradizioni dell’olio extravergine d’oliva in Sicilia

 | 23 Mar, 2023

Il territorio di origine dell’olio Almasole è parte di una regione storica, nella produzione dell’EVO.

La Sicilia da millenni è terra di oliveti, e colture che esaltano la squisitezza del suo “oro verde”. Una lunghissima tradizione che ancora oggi vive nei tantissimi frantoi di Trinacria, da quelli più arcaici alle innovazioni per rendere ancora più puro e prelibato l’olio extravergine d’oliva siciliano.

La storia dell’olio siciliano coincide con la storia delle olive

Gli ulivi più antichi della Sicilia possono testimoniare la lunga tradizione che li ha visti coltivare secoli fa. Hanno superato le avversità del tempo, e grazie alla tenacia degli agricoltori la produzione di olio d’oliva è continuata, avendo un ruolo fondamentale sull’isola.

Degli studi archeologici recenti stanno indagando le antiche piante di olivo che ancora crescono nelle campagne siciliane, per imparare sempre di più sulle coltivazioni storiche. Sappiamo dalle fonti che si produce olio d’oliva in questi territori da millenni, dato che il suolo e il clima della Sicilia sono ideali per la coltivazione delle piante.

Fin dall’epoca più remota molti olivi selvatici sono cresciuti sull’isola, in coincidenza con l’arrivo dei Sicani e dei Siculi – che hanno dato il nome all’isola. Sembra che i nuovi arrivati abbiano portato con sé delle talee di olivo, da coltivare oltre a quelli selvatici presenti.

Secondo alcuni studiosi, comunque, già in alcuni insediamenti preistorici siciliani era presente in tavola l’EVO!

Sembra che in un contenitore – giara datato circa 2000 a.C. (epoca dei Sicani) analizzato con una particolare tecnica di risonanza magnetica, i residui organici interni siano proprio quelli dell’olio d’oliva. Se veniva coltivato l’olivo già nell’età del bronzo, l’olio era nella dieta dei siciliani da ben prima dei Siculi e dei successivi Greci.

Tra gli antichi ulivi e le tradizioni moderne

Nel tempo la diffusione di questa delizia è sempre più aumentata, e tornando agli ulivi ne esiste uno di epoca romana – considerato il più antico dell’isola ancora esistente. È l’olivo di Innari, che vanta oltre 2000 anni.
Se all’epoca la Sicilia era conosciuta soprattutto per le esportazioni di grano e lana, non mancava la produzione di olio d’oliva – molto richiesto dal mercato romano. Oggi la situazione geopolitica è ben cambiata, ma in Sicilia rimane molto forte la presenza dell’olio d’oliva locale in tavola.

L’extravergine rappresenta un ingrediente principe della dieta siciliana e mediterranea, un prodotto della tradizione italiana speciale. Le tecniche, perfezionate nei secoli, hanno portato ad una coltivazione sempre migliore e ad una capacità di estrazione raffinata.
In particolare, nel Medioevo si costruirono preziosi frantoi tramite il sapere dei monaci Benedettini e Cistercensi, e durante la dominazione spagnola l’olio siciliano divenne un vero vanto in tutta Italia.

Oggi la produzione di olio d’oliva è diffusa in quasi tutta la Sicilia, e spiccano alcune cultivar particolarmente pregiate a marchio Dop (Denominazione di Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta). Tra le diverse bontà di oro verde siciliano, sono presenti le DOP Monti Iblei, Valli Trapanesi, Monte Etna, Val di Mazara, Valle del Belice, Valdemone. Le olive che si utilizzano sono varie, anche queste nate dalla tradizione come la Tonda Iblea, l’oliva Nocellara Etnea o Nocellara del Belice.

L’EVO Nocellara del Belice

Nel territorio dell’olio Almasole, in particolare, spiccano l’olio extravergine Valli Trapanesi DOP, Val di Mazara DOP e l’extravergine Valle del Belice. Le varietà di olivi più coltivate sono: Biancolilla, Cerasuola e Nocellara del Belice.

L’EVO Valle del Belice DOP ha origini molto antiche, che rimandano all’epoca della Magna Grecia e delle tradizioni di Selinunte. Ne parlano le macine in pietra antiche, rinvenute vicino al tempio, e la tradizione vuole che l’olivicoltura si espanse nelle vallate dell’entroterra tra i fiumi Belice e Modione.
Ancora oggi l’area di coltivazione e produzione si estende tra diversi comuni del territorio di Trapani, dove frutta particolarmente la varietà locale Nocellara del Belice. Ne nasce un olio dal gusto fruttato e dagli aromi intensi, ricco di polifenoli.