Indetta dall’Unesco, la Giornata mondiale dell’ulivo si celebra ogni anno il 26 novembre, e la scorsa edizione del 2021 ha riscosso un ottimo successo.
Il nostro patrimonio nazionale, è da secoli al centro non solo dell’alimentazione di tutti i giorni – con olio d’oliva e il frutto in tavola – ma anche della nostra cultura.
L’olivo come simbolo di pace, prosperità, vitalità del terreno ha attraversato ogni epoca e in questi anni la sua celebrazione ne mette in luce le virtù anche ecologiche oltre che economiche e salutari.
Indice
Celebrare l’olivo, il suo olio e le tante varietà
Si tratta di un giorno importante non solo per gloriare le olive e l’olio che ne ricaviamo, ma anche per approfondire lo stato delle produzioni sul territorio, le doti nutrizionali delle olive, le varietà che popolano i tanti paesi del Mediterraneo.

Giornata internazionale dell’ulivo
Sappiamo, infatti, che la produzione di olio d’oliva interessa Italia, Spagna, Grecia, Marocco e Turchia.
Per noi italiani, è un vero capitale di salute: alle proprietà dell’olio d’oliva sono state attribuite tanti elogi della dieta mediterranea – ottima per la salute del cuore e anti-invecchiamento tramite la vitamina E.
Anche dal punto di vista dell’eco-sostenibilità, gli oliveti sono fondamentali al di là della loro bellezza nei paesaggi nostrani. Rappresentano il mantenimento dell’equilibrio ecologico per molte piante e specie animali, per il territorio contro la desertificazione e l’erosione.
Inoltre, sono piante in grado di catturare una CO2 maggiore, rispetto a quanta ne emettono durante il ciclo di coltivazione e produzione dell’olio d’oliva.
L’italia con le sue tante varietà, dall’olio siciliano a quello del Garda, è il secondo produttore ed esportatore mondiale. Dal punto di vista economico, infatti, l’ulivo è un caposaldo della nostra economia e da sempre è stato un elemento essenziale negli scambi tra popoli e culture, fonte di lavoro per milioni di persone.
Tante questioni, promosse dalla Federazione Nazionale di Prodotto Olivicoltura di Confagricoltura, che si riunisce proprio in occasione della Giornata internazionale.
In questa occasione si affrontano anche tematiche importanti per il miglioramento produttivo, come gli interventi utili al rinnovamento delle strutture produttive dell’olio d’oliva, i fondi necessari, gli strumenti di logistica e la ricerca in questo ambito agricolo.
Sono tanti i prodotti da valorizzare e promuovere, specialmente nelle regioni che conducono la maggior produzione, la Puglia, la Calabria e l’olio di Sicilia.
L’olio d’oliva diventa spaziale!
È un alimento talmente benefico per la nostra salute, che addirittura è entrato a far parte della dieta degli astronauti! Ben 4 squisiti oli extra vergine (detti oli spaziali) condiranno i pasti “extra” della missione Expedition 67/68, di cui fa parte l’astronauta ESA Samantha Cristoforetti.
L’iniziativa, diffusa durante la Giornata internazionale dell’ulivo, è nata seguendo un accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana, il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), l’Unaprol (Consorzio Olivicolo Italiano) e la Coldiretti.
Si tratta di quattro tipologie di EVO selezionate da produzioni di varie regioni, ottenuti con singole tipologie di olive tra le oltre 500 che si trovano nel territorio italiano.
Gli oli d’oliva lasceranno la Terra da cui sono nati, proprio in questa primavera 2022 e raggiungeranno la Stazione Spaziale Internazionale ISS. Che dire, buon viaggio interplanetario ai nostri squisiti oli!