È una fase essenziale, quella della messa in bottiglia dell’olio d’oliva. Lo sappiamo nel nostro lavoro periodico come Olio Almasole, perché per tradizione e studio imbottigliamo al meglio l’oro verde che ci dona la terra di Sicilia.
L’importanza di questa fase è legata alla corretta conservazione dell’olio d’oliva, in particolare dell’EVO che deve mantenere le sue proprietà organolettiche.
Indice
Imbottigliare e conservare l’olio d’oliva
Ogni processo legato alla produzione dell’olio rappresenta una tappa verso la migliore qualità possibile, oppure un errore!
Sicuramente, l’imbottigliamento è il momento in cui si definisce la conservazione del prodotto adeguata, alla fine di tutti i procedimenti oleari.
L’olio, infatti, si deve conservare in determinate condizioni, altrimenti può deteriorarsi.

Olio Siciliano
Quando la bottiglia d’olio viene chiusa, non è più possibile intervenire e quindi ogni eventuale errore sarà pagato caro… con la perdita dell’intera bottiglia!
La fase di imbottigliamento è delicata e va effettuata da mani esperte, con la massima cura, senza trascurare nessun dettaglio.
Per fare in modo che l’olio duri il più a lungo possibile, deve essere imbottigliato solo dopo essere stato sottoposto ad alcuni controlli.
L’olio va chiarificato, poi va controllata la filtrazione, vanno verificate le condizioni igieniche dei contenitori, e soprattutto che non ci siano scheggiature o condizioni del vetro negative.
Macchinari per l’imbottigliamento olio d’oliva
Sono vari gli attrezzi usati per confezionare l’olio, e ogni azienda deve selezionarli in base all’efficienza. I nomi dei produttori più famosi sono una garanzia, e a volte sul mercato si trovano anche macchinari che svolgono più funzioni.
Dispositivi adatti ad eseguire più operazioni consecutive, tutte legate alla fase di imbottigliamento. Si possono anche utilizzare dei macchinari singoli per alcune operazioni, in modo da dividere bene i compiti tra persone e attrezzature diverse.
Anche a livello di contenitori, è bene che si predisponga un imbottigliamento dell’olio pensato per formati diversi, con capacità differenti (bottiglie, mini-confezioni, latte, etc.).
Le varie versioni di bottiglie in vetro o lattine non sono tali solo per rendere l’olio d’oliva più attraente per i consumatori, o per creare un brand.
L’uso delle bottiglie in vetro per confezionare l’olio d’oliva ha comunque uno scopo di osservazione migliore del prodotto, essendo naturale.
Conservare l’olio d’oliva in modo corretto
Una volta finita la fase di imbottigliamento, iniziamo a conservare il nostro olio all’interno di locali appositi.
Gli ambienti vanno mantenuti freschi, al riparo da luce e calore, per non deteriorare l’olio – sia in bottiglia o damigiana sia nella latta o cartone plastificato.
Il locale deve risultare asciutto, senza umidità, e arieggiato per evitare la formazione di muffe. Lontano dal calore e dalla luce diretta non significa in pieno buio!
Durante la conservazione, eseguiamo le operazioni necessarie per mantenerlo al meglio, come il travaso dell’olio in alcune stagioni (fine inverno o primavera).
Prima che arrivi il caldo, l’olio deve essere travasato, e anche alla fine dell’estate si deve “movimentare” quello ancora esistente nei locali.
L’ideale sarebbe non conservare l’olio d’oliva troppo a lungo, dato che perde il profumo, il sapore si altera (irrancidimento) e diventa sempre più trasparente.
Ricordiamo che l’olio d’oliva non migliora con il tempo, come il vino, quindi è consigliabile consumarlo entro un anno; si può verificare in bottiglia se ci sono sedimenti o se è alterata la fluidità.
Ci sono comunque delle varietà di EVO che durano anche 18 mesi, senza perdere le loro caratteristiche organolettiche.
Naturalmente parliamo di bottiglie già aperte, dato che l’olio ben conservato in quelle sigillate, potrebbe conservarsi anche due anni se si tratta di un EVO di qualità. Gli antiossidanti proteggono la sostanza dall’acidità, però di regola è meglio non contare troppo sulla loro azione, e consumare l’olio in tempi medio-brevi per gustarne tutto l’aroma e il gusto.
Se passa troppo tempo, oppure si conserva male l’olio (luce e calore), al gusto piacevole si potrebbe sostituire un tono acido e sgradevole. Insomma decisamente non più adatto per condire o cucinare!