Le abitudini autunnali che durano da millenni, ci abituano alla raccolta di alcuni frutti speciali, da quelli dell’uva alla raccolta delle olive. La natura si fa sentire, la sua potenza nel generare dalle piante è all’apice, ed è anche un dono che arriva prima dell’inverno…
Già, perché la raccolta delle olive parla dell’energia della terra e del nostro lavoro, e ci fornisce un elemento prezioso per ripagarlo: l’olio d’oliva!
Indice
Come si fa la raccolta, un lavoro manuale oliva per oliva.
L’aria non è più afosa, quindi lavorare nella natura può essere piacevole, respirando un’atmosfera ricca del rumori degli animali e delle foglie al vento.
Per chi effettua la raccolta tradizionale, può essere ancora di più interessante, per immergersi in un mondo antico e genuino.
Questo processo, detto di olivagione, è una parte integrante della vita in campagna in Sicilia da secoli, e gli alberi di olivo sono onnipresenti nel paesaggio.
Si stendono i teli di raccolta delle olive la mattina presto, pronti ad un’attività certo faticosa ma appagante, per i risultati. Ci si può stancare fisicamente ma si rimane concentrati in un ambiente naturale, che porta benessere a livello psicofisico, e può rigenerare le energie nel contatto con la terra.
Se le olive non sono state rovinate dalle grandinate invernali o dai parassiti, si possono raccogliere. Di solito si aspetta che raggiungano la maturazione, ma a volte si prendono dalla pianta anche olive precoci.
I metodi antichi per raccogliere le olive
Le tecniche di raccolta possono essere manuali, come un tempo, oppure meccaniche.
Quelle più tradizionali sono ancora in uso, per chi desidera cimentarsi con metodi classici e “sicuri”.
- Tra le più antiche ma in disuso c’è la bacchettatura. Si usavano dei bastoni per scuotere gli alberi, e le olive cadevano sui teloni o reti. Successivamente si prendevano, una manciata alla volta, e si trasferivano nelle cassette o altri contenitori. Con questo metodo c’è il rischio di danneggiare il frutto, e quindi la sua qualità – perciò quasi non viene più utilizzato.
- La raccolta manuale dai tralci è la brucatura, adatta quando si hanno piante basse. Si mettono dei guanti, e si utilizzano alcuni utensili come l’attrezzo a pettine, scale e reti. I grandi pettini di legno si fanno passare tra i rami, e staccano le olive che cadranno sul telo o nella rete. L’oliva non viene troppo danneggiata, e si può sperare in un olio di ottima qualità
Altre tecniche sono meccaniche, come la scrollatura che utilizza dei bracci meccanici sui rami, progettati in modo da non danneggiare in nessun modo le olive.
In ogni caso, quando saranno state prese tutte, saranno pronte per essere trasportate al frantoio.
Il frantoio e l’arte della spremitura
Questa fase va preparata presto: bisogna spremere subito dopo la raccolta! Altrimenti, le olive si ammaccano e cominceranno a marcire.
Arriva l’odore inebriante, in un processo magico che ricava il liquido dorato dai frutti…
In passato le olive venivano frantumate da una gigantesca ruota di pietra, solitamente trainata da asini o da altri animali.
L’olio che ne usciva, veniva fatto scorrere lungo un canale di pietra verso dei contenitori di legno.
Oggi i metodi sono diversi, si usano macchinari per la spremitura, ma la raccolta spesso rimane tradizionale, anche se le cose cambiano da territorio a territorio.
In Sicilia, come in molte regioni del Sud Italia, la raccolta delle olive è intensa e coinvolge migliaia di persone in tutta l’isola.
Alcune aziende agricole, specialmente quelle che creano olio biologico siciliano, utilizzano metodi classici per la raccolta – che, in alcune annate fruttuose, può durare da novembre a gennaio!
Assaggiare l’olio: il risultato di una dura fatica.
Quando il frantoio permette di assaggiare le prime spremiture, si capirà molto del nuovo olio. Appena “franto” è aspro e amarognolo. Dona un pizzico al palato e aromi intensi che ricorderemo nelle pietanze, quando sarà imbottigliato.
Tutti questi procedimenti, non sempre rendono perfettamente a livello economico, perché i piccoli coltivatori di olivi possono variare la loro produzione. L’importante, però, è che rimanga genuina, per dare vita ad un olio sano e ricco di sapori.
Nel paesaggio idilliaco degli oliveti, all’aria aperta, l’esperienza di raccogliere le olive non è solo un lavoro economico. È un simbolo importante nel mondo contadino, che diventa un momento di appartenenza e vita sociale. Dotato di una poesia unica per chi ama le tradizioni!