Per sperimentare in cucina, ti proponiamo qualche ricetta “particolare”.
Sappiamo tutti che l’olio d’oliva è il condimento principe della nostra tradizione mediterranea. Di ricette, perciò, ce ne sarebbero centinaia, se non migliaia in tutto il Sud Europa.
Quelle più sfiziose, possono essere una piccola novità o una sfida, invece, per chi vuole usare l’olio EVO tra i fornelli, una volta in più!
Dolci a base di olio extravergine? Tradizioni antiche, gusto sempre buono!
Questo ingrediente è versatile, e può diventare un tocco speciale anche nel dessert. Avere come protagonista l’EVO era facile un tempo nelle regioni dove era diffuso e i dolci non avevano tutti gli zuccheri presenti oggi.
Tra le ricette più note, ci sono i biscotti all’olio di oliva extravergine (meglio se fruttato).
Per circa 40 biscotti ti servono: farina 00 (300 g) – EVO 50 ml – zucchero 100 g – 2 uova e 1 tuorlo – lievito in polvere (per dolci) 10 g – sale fino – 1 scorza di limone (o succo se preferisci) – 1 baccello di vaniglia –
Ecco come si preparano, nella versione base.
- Prendi una ciotola e sbatti zucchero e uova (2 intere e 1 tuorlo).
- Una volta arrivati ad una spuma morbida, unisci l’olio extravergine, il limone e la vaniglia.
- Riprendi a mescolare e aggiungi la farina e il lievito.
- Aggiungi un pizzico di sale e mescola, finché non arriva ad una consistenza omogenea.
- Amalgama bene e avvolgi il panetto in una pellicola trasparente; metti in frigo per 30 minuti.
- Stendi con il mattarello l’amalgama sopra una spianatoia infarinata, per creare i biscotti.
- Puoi crearli con un cucchiaio nell’antica ricetta, oggi anche con un bicchiere per farli rotondi oppure con le formine.
- Stendi le forme sopra una teglia, rivestita da carta forno, tenendole ben distanti l’una dall’altro.
- Inserisci in forno per 15 minuti a 180 gradi.
Olio extravergine nelle ricette dei secondi piatti, che non ti aspetti!
Sicuramente ce ne sono molte di preparazioni che contengono EVO, ma tra le ricette più sfiziose c’è la famosa salsa di carne Genovese!
Si tratta di una sorta di ragù in bianco, che deriva da un’antica tradizione napoletana – pur richiamando Genova (secondo alcune ricerche, fu portata gli osti genovesi trapiantati a Napoli)
Ci vuole un po’ per prepararla (circa 5 ore) ma ne vale la pena!
Tra gli ingredienti, la base di olio extravergine d’oliva (100 ml) si unisce ad un 1 kg di carne di manzo (primo taglio oppure lacerto). Altri ingredienti sono: 70 g lardo – 100 g tra salumi e gambo di prosciutto – 2 carote – ½ costa di sedano – 1 kg di cipolle – 1 mazzetto di aromi (rosmarino, salvia, maggiorana, santoreggia) che si può sostituire con 1 mazzetto di prezzemolo – 3 pomodorini – 1 bicchiere di vino bianco secco – sale e pepe.
- La preparazione inizia tritando finemente lardo, cipolle, sedano, carote e aromi. Salame e prosciutto vanno tagliati in piccoli dadini.
- Metti la carne nella casseruola, legandola, dove inserisci come base olio, pomodoro, il trito ed i dadini. Aggiungi sale e pepe.
- Copri la casseruola e fai cuocere a fuoco molto basso e molto lento, smuovendo di tanto in tanto.
- Dopo 90 minuti circa, alza la fiamma e scoperchia la pentola, per far rosolare la carne e gli ortaggi.
- Versa il bicchiere di vino in piccole dosi, e fallo evaporare. Aggiungi acqua di tanto in tanto, per far cuocere meglio la carne e rendere cremosa la parte tritata.
- Tutto deve continuare a cuocere almeno 2-3 ore, controllando che non si attacchi al fondo e che si crei un sugo corposo e succulento.
La salsa sarà lucida, squisita, da abbinare alla pasta più tipica napoletana, se lo desideri. Per questo ragù alla genovese puoi scegliere dei deliziosi ziti, gli scialatielli, oppure altre specialità che ti ispirano…
Tieni la carne da parte, per mangiarla successivamente: sarà sfilacciata e gustosa, e potrai esaltarne il sapore con un filo d’olio extravergine come condimento finale!
Sono veramente tanti secondi dove l’EVO spadroneggia tra cui le polpette al sugo, ma soprattutto il particolare Pesce in trasparenza.
Qui, l’olio extravergine è protagonista assoluto con almeno 400 ml di bontà, da unire a calamari, seppie, gamberi, scampi, capesante, pesci (branzino o dentice, etc.). Addirittura con l’aggiunta di olive nere a rafforzare il gusto dell’olio nel piatto!
Si mettono i pesci e crostacei sottolio nei vasi di vetro da conserva, e poi a bagnomaria per qualche ora. Dopo? Si mangiano direttamente nei vasetti, una delizia di mare…
Altre ricette con l’EVO
Questa eccellenza italiana al 100%, come abbiamo accennato è un elemento essenziale per molti primi e secondi piatti, e ne citiamo solo alcuni tra i più celebri.
Dalla pasta aglio, olio e peperoncino (un vero classico a base di extravergine!), alla panzanella oppure le bruschette che esaltano il sapore dell’olio d’oliva.
Come non citare le patate al forno, evergreen in cui l’olio rende croccanti e squisite? Oltre al gateau di patate, e altre bontà di terra. Tra le specialità particolari c’è l’hummus – una salsa mediorientale squisita a base di ceci e olio d’oliva, perfetta come condimento, guarnizione o da sole con un buon pane.
Ricorda di usare, in ogni ricetta, un olio extravergine di oliva di altissima qualità. Che sia saporito e gustoso, amarognolo al punto giusto con la carne e il pesce o più dolce e leggero con i dessert.